AA 03 001 AA 02 252 AA 01 481
Atena Lucana è la più antica cittadina del Vallo di Diano e le sue origini risalgono all’era micenea. L’assetto urbano che possiamo scorgere fu costruito in epoca medievale, e ne conserva tuttora le caratteristiche. Il centro storico è definito da una pianta ellittica su tre anelli, che si sviluppano verticalmente giungendo a ridosso del Castello Medievale. Guardando Atena da lontano si riconosce l’antico complesso della fortezza; avvicinandosi e percorrendo gli stretti vicoli, si è travolti da un senso di imperturbabilità. Si può osservare lo spazio senza avere il presentimento di disturbare o di sentirsi estranei al luogo.
La nostra azione di censimento nasce dalla suddivisione dello spazio abitativo in tre aree di intervento, corrispondenti ai tre anelli, percorrendo quello inferiore fino ad arrivare ai piedi del Castello. Ciò che ne risulta è una catalogazione delle facciate delle abitazioni, mantenendo uno sguardo analitico e neutrale.
Il lavoro è una riflessione sullo scorrere del tempo, un tempo che appare sospeso in una realtà cristallizzata, nella quale l’unico elemento tangibile di mutazione è quello dell’architettura. Nel paese spiccano diverse tipologie di abitazioni, alcune riconducibili all’antichità, altre più moderne, che lasciano intravedere il passaggio del tempo. Le case sono un intreccio di luoghi intimi e trascorsi, di ambienti sovrapposti, come lo sono le persone che abitano ancora questi luoghi in parte desertificati e che mantengono vivo il ricordo di tradizioni e memorie che si respirano attraversando i vicoli.
Realizzato per la mostra Inventario a cura di Archivio Atena
Progetto fotografico di Sofia Noce, Beatrice Vincenti, Lorenzo Urgesi, Giulia Zoia
Progetto editoriale di Roberto Lenza
Supervisione di Luca Capuano, Alessandro Imbriaco, Alessandro Carrer
AA 03 001 AA 02 252 AA 01 481
Atena Lucana is the oldest town in the Diano Valley, and its origins date back to the Mycenaean era. The urban layout that we can discern was built in medieval times, and it still retains its characteristics. The historic center is defined by an elliptical plan on three rings, which develop vertically reaching close to the Medieval Castle. Looking at Athena from afar, one can recognize the ancient fortress complex; as one approaches and walks through the narrow alleys, one is overwhelmed by a sense of imperturbability. One can observe the space without having a sense of being disturbed or feeling estranged from the place.
Our census action stems from dividing the living space into three areas of intervention, corresponding to the three rings, traveling along the lower one to the foot of the Castle. What results is a cataloguing of the facades of the dwellings, maintaining an analytical and neutral gaze.
The work is a reflection on the passage of time, a time that appears suspended in a crystallized reality, in which the only tangible element of mutation is that of architecture. Different types of dwellings stand out in the village, some traceable to antiquity, others more modern, hinting at the passage of time. The houses are an interweaving of intimate and past places, of overlapping environments, as are the people who still inhabit these partly desertified places and who keep alive the memory of traditions and memories that one breathes as one walks through the alleys.
Produced for the exhibition Inventory curated by Archivio Atena
Photographic project by Sofia Noce, Beatrice Vincenti, Lorenzo Urgesi, Giulia Zoia
Editorial project by Roberto Lenza
Supervision by Luca Capuano, Alessandro Imbriaco, Alessandro Carrer
AA 03 001 AA 02 252 AA 01 481
Atena Lucana è la più antica cittadina del Vallo di Diano e le sue origini risalgono all’era micenea. L’assetto urbano che possiamo scorgere fu costruito in epoca medievale, e ne conserva tuttora le caratteristiche. Il centro storico è definito da una pianta ellittica su tre anelli, che si sviluppano verticalmente giungendo a ridosso del Castello Medievale. Guardando Atena da lontano si riconosce l’antico complesso della fortezza; avvicinandosi e percorrendo gli stretti vicoli, si è travolti da un senso di imperturbabilità. Si può osservare lo spazio senza avere il presentimento di disturbare o di sentirsi estranei al luogo.
La nostra azione di censimento nasce dalla suddivisione dello spazio abitativo in tre aree di intervento, corrispondenti ai tre anelli, percorrendo quello inferiore fino ad arrivare ai piedi del Castello. Ciò che ne risulta è una catalogazione delle facciate delle abitazioni, mantenendo uno sguardo analitico e neutrale.
Il lavoro è una riflessione sullo scorrere del tempo, un tempo che appare sospeso in una realtà cristallizzata, nella quale l’unico elemento tangibile di mutazione è quello dell’architettura. Nel paese spiccano diverse tipologie di abitazioni, alcune riconducibili all’antichità, altre più moderne, che lasciano intravedere il passaggio del tempo. Le case sono un intreccio di luoghi intimi e trascorsi, di ambienti sovrapposti, come lo sono le persone che abitano ancora questi luoghi in parte desertificati e che mantengono vivo il ricordo di tradizioni e memorie che si respirano attraversando i vicoli.
Realizzato per la mostra Inventario a cura di Archivio Atena
Progetto fotografico di Sofia Noce, Beatrice Vincenti, Lorenzo Urgesi, Giulia Zoia
Progetto editoriale di Roberto Lenza
Supervisione di Luca Capuano, Alessandro Imbriaco, Alessandro Carrer
AA 03 001 AA 02 252 AA 01 481
Atena Lucana is the oldest town in the Diano Valley, and its origins date back to the Mycenaean era. The urban layout that we can discern was built in medieval times, and it still retains its characteristics. The historic center is defined by an elliptical plan on three rings, which develop vertically reaching close to the Medieval Castle. Looking at Athena from afar, one can recognize the ancient fortress complex; as one approaches and walks through the narrow alleys, one is overwhelmed by a sense of imperturbability. One can observe the space without having a sense of being disturbed or feeling estranged from the place.
Our census action stems from dividing the living space into three areas of intervention, corresponding to the three rings, traveling along the lower one to the foot of the Castle. What results is a cataloguing of the facades of the dwellings, maintaining an analytical and neutral gaze.
The work is a reflection on the passage of time, a time that appears suspended in a crystallized reality, in which the only tangible element of mutation is that of architecture. Different types of dwellings stand out in the village, some traceable to antiquity, others more modern, hinting at the passage of time. The houses are an interweaving of intimate and past places, of overlapping environments, as are the people who still inhabit these partly desertified places and who keep alive the memory of traditions and memories that one breathes as one walks through the alleys.
Produced for the exhibition Inventory curated by Archivio Atena
Photographic project by Sofia Noce, Beatrice Vincenti, Lorenzo Urgesi, Giulia Zoia
Editorial project by Roberto Lenza
Supervision by Luca Capuano, Alessandro Imbriaco, Alessandro Carrer